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"Il suo vero nome" è il libro d'esordio che ha svelato al pubblico americano Charles D'Ambrosio, immediatamente considerato uno dei migliori scrittori della sua generazione. Sono sette lunghi racconti sul dolore e la speranza, lo smarrimento e la scoperta di sé, popolati di bambini troppo saggi e adulti allo sbando, morti crudeli e attimi di redenzione. C'è un tredicenne che riaccompagna a casa gli ospiti sbronzi delle feste della madre in una località di villeggiatura disperatamente borghese; c'è un ex marinaio che viaggia per le strade dell'Ovest in compagnia di una ragazza appena conosciuta e già troppo malata; c'è una crisi familiare che si consuma in mezzo al silenzio limpido dei frutteti e una che si risolve quasi per magia tra piatti rotti e dischi sparpagliati; c'è un uomo che gira di notte, sotto la neve, con due patate al forno in tasca... C'è, soprattutto, una penna che ha il dono della grazia, e da cui è impossibile non lasciarsi incantare.